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Bruciante sconfitta per il Chieti Calcio Femminile contro il Vapa Virtus Napoli

Una sconfitta che fa male: Il Chieti Calcio Femminile perde in trasferta contro il Vapa Virtus Napoli per 3-1. Non è stata una buona prestazione per le neroverdi: andate al riposo sotto di una rete, hanno subito il raddoppio alla mezzora della ripresa, trovando poi la forza di accorciare le distanze con Libutti. L’illusione di aver riaperto il match è però durata poco più di un minuto e, una volta subita la terza rete, il Chieti non ha saputo nel finale trovare la forza per provare la rimonta.
Nella prima frazione di gioco non si registrano grosse occasioni da rete.
Il Chieti però ha la palla per passare subito in vantaggio al 1′: una giocata in verticale di Di Sebastiano pesca Scioli che opera un bel taglio e, con il portiere in uscita a terra, cerca di chiudere con il sinistro, ma non centra lo specchio della porta con il pallone che passa a fil di palo.
Chissà come sarebbe potuta cambiare la partita con un gol segnato nelle fasi iniziali del match, ma si sa che il calcio non è fatto di “se” e dunque la realtà è stata poi ben più diversa.
Dopo questa grande occasione per circa quindici minuti si registra il predominio territoriale da parte neroverde: le padrone di casa si chiudono bene e rimangono compatte dietro e non regalano però palle gol. Il Chieti è costantemente nei paraggi dell’area avversaria, ma non riesce a scardinare la difesa. Verso la metà del primo tempo la partita comincia a cambiare un po’ volto. Le ragazze di Mister Di Camillo iniziano a soffrire le iniziative delle avversarie e qualche rilancio trova il centrocampo teatino leggermente sguarnito e la difesa non attenta.
Nonostante tutto il Chieti riesce comunque a costruire un’altra buona occasione con un tiro-cross che colpisce la parte superiore della traversa con il pallone che esce poi sul fondo.
Ancora Chieti con Di Sebastiano che si invola sul settore di sinistra, ma tira alle stelle.
Alla mezzora su un’azione in orizzontale a circa 25 metri dalla porta, un fallo di una giocatrice del Chieti provoca il gol del vantaggio della squadra di casa firmato con una magistrale esecuzione direttamente su calcio di punizione da D’Avino che mette la palla nel sette passando sopra la nostra barriera: nulla può fare Falcocchia su una parabola perfetta come questa.
Senza ulteriori grandi emozioni si va al riposo con il Vapa in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre con le due squadre che si affrontano a viso aperto.
Il Chieti cerca di imporre il gioco, però si fa sorprendere dall’aggressività del Vapa che chiude ogni spazio con grande grinta ed efficacia. Al 28′ arriva il raddoppio delle padrone di casa con un destro a giro sul secondo palo da circa 20 metri di Di Marzo.
Immediata la reazione delle neroverdi che trovano la rete del momentaneo 2-1: l’azione ha origine da un’entrata in area di Giulia Di Camillo che, palla al piede in mezzo a due avversarie, viene atterrata. Sarebbe un rigore ineccepibile, ma l’arbitro lascia proseguire il gioco e su un cross in mezzo Libutti mette di destro a giro sotto la traversa.
A quel punto mancano circa cinque minuti più recupero dunque ci sarebbe stato il tempo per raddrizzare il punteggio. Arriva invece la mazzata per il Chieti che dopo circa un minuto viene fulminato da un contropiede concluso da D’Avino con un tiro imparabile in diagonale ad incrociare sul secondo palo. Si prova di nuovo a reagire e c’è ancora spazio per un tiro di Coscia sul finale con il pallone che però si spegne fra le mani del portiere.
Finisce 3-1 per il Vapa Napoli che festeggia una vittoria importante e di prestigio.
Per il Chieti una giornata storta da dimenticare in fretta. Ora c’è la pausa di quindici giorni e poi tre partite difficilissime per le neroverdi: in sequenza prima in casa contro il Pescara e poi due trasferte con il Salento e il Napoli.

Queste le parole di Mister Lello Di Camillo a fine partita:
“Quando le cose girano poco sembra quasi che l’avversario corra tre volte più di noi.
Loro sono state pericolose sulle ripartenze: quando cercavamo di prendere un certo predominio in campo si coprivano e con qualche rilancio ci trovavano impreparati. Mi aspettavo di più dalla mia squadra, ma abbiamo dei limiti coi quali dobbiamo fare i conti: la realtà è diversa da quella che ogni tanto immaginiamo. Il Vapa Napoli ha fatto ciò che era nella sue possibilità, ma la differenza fra noi e loro è stata nel fatto che loro ci hanno creduto di più col passare dei minuti prendendo sempre più coraggio. Sicuramente si aspettavano di avere di fronte una squadra più forte e una prestazione migliore da parte nostra. Hanno trovato il gol che ha dato loro ulteriore forza e hanno dimostrato nel corso dei novanta minuti di avere più voglia di vincere, alla fine hanno meritato i tre punti. Erano messe meglio in campo, sono state aggressive, scaltre e furbe, tutte qualità che servirebbero anche a noi. Devo però dire che ogni ragazza del Vapa aveva forse dieci anni in più di ognuna delle nostre. C’è da sperare che col passare del tempo anche le giovanissime che ho in squadra comincino ad acquisire queste caratteristiche che sono di fondamentale importanza per giocare questi campionati. Cosa potrà dare il Chieti in questo campionato? Dipenderà da tanti fattori che si manifesteranno durante il percorso. Sapevamo fino ad un mese fa, nel momento in cui abbiamo giocato la Coppa Italia, che la nostra squadra con due o tre pedine sarebbe potuta essere competitiva per questo campionato che è un po’ più sotto il livello di qualità di quello dello scorso anno. Non che potessimo essere alla pari del Napoli che ritengo essere la più attrezzata, ma potevamo stare comunque lì in classifica. Da un mese a questa parte le cose anziché cambiare in positivo, si sono evolute in negativo: quegli arrivi non ci sono stati perché per un motivo o per un altro non si sono concluse le trattative. Abbiamo dovuto fra fronte a delle perdite importanti: Vukcevic è da più di un mese via per problemi familiari, Benedetti convive con un infortunio da circa quaranta giorni (ha giocato un quarto d’ora con il Potenza e ha stretto i denti contro il Vapa disputando il primo tempo e qualche minuto del secondo). Anche Gangemi ha problemi fisici ed è stata assente gran parte del precampionato.
C’è anche Carmosino che abbiamo perso, ha problemi fisici e qualche problema personale.
Il gruppo delle esperte in questa maniera si riduce di tanto. Probabilmente quelle che sono ancora a disposizione, condizionate forse dalla negatività del momento, rendono ancora di meno rispetto a quanto potrebbero. Il resto della rosa comprende quasi tutte ragazzine: abbiamo fatto questa scelta un po’ forzata e un po’ voluta. La rosa è abbastanza ristretta, molto giovane e con tanti limiti. Sappiamo che già perdendo due partite potremmo essere fuori dai giochi, una l’abbiamo già persa. Le problematiche ci sono ancora e non so quando le potremo risolvere. Vogliamo lottare per cercare di raggiungere la migliore posizione possibile in classifica, vedremo in futuro cosa succederà.
La domenica è normale che dalle ragazzine vengano fuori questi limiti dei quali parlavo e poi si può anche perdere la partita: ci si deve lavorare per portare qualcuna di loro ad avere più voglia, stimoli e cattiveria nel tempo. Questo sarà il Chieti del futuro. Sicuramente non ci saranno rinforzi perché le strade che avevamo praticato non hanno dato frutti, si andrà avanti così. A dicembre se ci sarà qualcuna qui in zona da poter prendere lo faremo, altrimenti andremo avanti come siamo ora. I tifosi e la città sicuramente non potranno aspettarsi un campionato di vertice: è un momento difficile da superare insieme, il tutto ci impone di volare basso acquisendo l’umiltà giusta che ci serve per giocare a calcio e poi magari si spera che il lavoro fatto con le giovani potrà fare da base per costruire una squadra competitiva. Non possiamo promettere altro perché ci sono difficoltà a portare giocatrici in rosa, abbiamo problemi interni. La dea bendata poi non ci sta aiutando visto che avere parecchie ragazze importanti per la squadra non a disposizione influisce sui risultati. Dà fastidio perdere partite come quella con il Vapa perché, nonostante le nostre carenze, era una compagine alla pari con noi e abbiamo regalato la partita.
Andiamo dopo la pausa incontro a match difficili: quello con il Pescara, che ci ha già dimostrato di essere una squadra valida nell’incontro in Coppa Italia, poi abbiamo due trasferte molto difficili, Salento e Napoli. In questo momento in cui non abbiamo la rosa al completo e affrontiamo tante problematiche diventa tutto più duro: il calcio è questo, bisogna avere la forza di superare questi periodi, saper aspettare, non sempre si può vincere. Abbiamo vissuto un ciclo vincente, ora ne stiamo affrontando un altro più complicato, difficilmente si torna a gioire in fretta, ci vorrà tempo e si dovranno incastrare insieme tanti dettagli per tornare in alto.
Intanto è importante avere una base giovane, poi ciò che si riuscirà ad ottenere dipenderà sia da noi che soprattutto dalle ragazze che ci dovranno mettere il massimo impegno: la società è sempre disponibile, fa affrontare le trasferte nel migliore dei modi, la società dunque c’è.
Ci troviamo di fronte ad una carenza di numero di giocatrici, cercheremo di migliorare quelle che abbiamo a disposizione: dovremo tenerci stretto il gruppo sia quando vinceremo che quando perderemo. Spero che “il contorno” non sia tanto esigente da non capire le difficoltà che ci sono ora e che si dovranno risolvere: i tifosi che ci seguono dovranno essere pazienti a saper prendere i colpi bassi come noi li stiamo prendendo in campo … starà poi a noi cercare di tornare ad essere una squadra più bella da vedere.
C’è una pausa ora, poi avremo il derby con il Pescara in casa e due trasferte consecutive. Le pause di solito fanno male, ma calcolando che noi difficilmente recupereremo delle ragazze durante questi giorni prossimi, non cambierà molto. Accumuleremo magari rabbia dentro vita la brutta prestazione fatta a Napoli, avremo quindici giorni per sfogarla.
L’infortunio di Benedetti si sta rivelando più complicato del previsto: l’ho gestita in queste condizioni per un mese e non credo possa tornare in forma durante questa pausa. Non possiamo pensare per ora di avere a disposizione Vukcevic e Carmosino. Potrebbe migliorare la situazione fisica di Gangemi. Abbiamo vinto finora contro il Bellante in Coppa che non era una squadra altamente competitiva in quel momento, ora sta facendo buoni risultati, poi contro il Potenza che è una squadra veramente debole e nel primo tempo con loro non abbiamo neanche espresso tanto gioco. Le due sconfitte sono arrivate a seguito di brutte prestazioni: in entrambe le occasioni, Pescara in Coppa e Vapa in campionato, abbiamo meritato di perdere. Si cerca di prendere il lato positivo, vista la qualificazione in coppa ottenuta, ma comunque le prestazioni negative rimangono nella mia mente e faccio i conti con la realtà: non siamo in questo momento competitivi, ci vorrà tanto lavoro, le giovani devono crescere ed impegnarsi, non posso neanche pretendere troppo altrimenti le perderei, questo è un calcio che funziona così. La speranza è che col tempo si rendano conto di stare giocando in un campionato importante.
Le più esperte, che hanno calcato palcoscenici diversi e più importanti, devono capire che stanno vivendo una realtà ben diversa e ci si devono calare al meglio, sono loro che devono fare la differenza, devono affrontare il tutto con la dovuta umiltà senza la fretta di voler fare chissà che cosa. Se si raggiunge un risultato che per l’Abruzzo è storico, se non si ha una base ed un’intelaiatura solida e pronta per poterci restare è normale che ci si incanali verso la parabola discendente. Ci sono stati anche fattori sfortunati, come ad esempio il rinnovamento dei campionati: ci siamo capitati dentro, ma lo devi saper gestire e affrontare al meglio.
Giochiamo ora un campionato nazionale strano e duro: c’è una squadra a mio giudizio più forte di tutte le altre, il Napoli, che penso la farà da padrona, poi ci sono tre o quattro discrete, due o tre impresentabili e noi faremo del nostro meglio per arrivare nella migliore posizione possibile a fine stagione. Il derby che disputeremo fra due settimane potrà portare autostima in più alla squadra che lo vincerà. Il Pescara finora ha disputato due partite cogliendo un buon pareggio in Salento su un campo sempre abbastanza ostico, poi ha vinto in casa con punteggio largo contro una squadra che non dico sia come il Potenza ma quasi: è stato finora un percorso buono, il punto in Salento però per me vale molto di più della vittoria ottenuta con tanti gol. Sarebbe stata anche per noi la stessa cosa se avessimo riportato un punto da Napoli , siamo invece un passettino indietro al Pescara per ora. Per quanto riguarda l’organico anche loro sono partiti fra tante difficoltà, hanno avuto problemi a formare la squadra perché gran parte del gruppo dello scorso anno è andato via. Non hanno il nostro blasone: siccome la Serie A per noi è ancora fresca (ci siamo stati appena due anni fa) le altre squadre ci vedono come una compagine titolata e forte, non conoscono invece i nostri veri problemi attuali. Il Pescara è riuscito come noi a mettere insieme la rosa di 19-20 elementi, ha discrete individualità e ragazzine promettenti.
Secondo me Chieti e Pescara si possono equivalere ora come ora: se prima della Coppa Italia pensavamo di poterli battere, poi il campo ha dimostrato il contrario. Adesso loro vengono da una fase positiva di grande entusiasmo perché hanno iniziato bene il campionato.
Noi viviamo un momento più deludente perché pensavamo di fare meglio a livello di allestimento di squadra invece ci siamo ritrovati a non riuscirci al meglio, abbiamo anche delle problematiche da affrontare per gli infortuni e le assenze. Sulle ali dell’entusiasmo ora sono forse più avvantaggiati loro di noi. Il derby però è sempre il derby, lo giocheremo nel nostro stadio a Chieti, siamo più abituati a giocarci rispetto al Pescara. Prevedo una partita equilibrata: se lo dovessimo vincere noi ci potrebbe stare, se lo dovessero vincere loro anche. Chi vincerà avrà un’iniezione di morale in più. Vedo sinceramente le due squadre orientate ad un campionato tranquillo, nelle posizioni fra quarto, quinto e sesto posto. Se noi all’inizio potevamo avere qualche illusione in più, ci stiamo ora un po’ ridimensionando tornando all’idea di raggiungere la migliore posizione possibile. Per come sono partiti loro quel tipo di classifica potrebbe essere un ottimo risultato, nulla toglie ovviamente che potrebbero fare anche meglio. Dopo Napoli, Grifone e Ludos, noi e il Pescara saremo lì. Dovremo essere bravi noi ad uscire da questo momento un po’ negativo, loro stanno vivendone uno più positivo, ma sarà una partita da giocare, aperta a tutti e tre i risultati a mio giudizio. Giocheremo a Chieti, potrà essere un’arma in più per noi, spero che sia una partita divertente. Mettere in mostra un bel calcio per noi sarebbe importante”.
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Laura Libutti: “A Chieti ho trovato un ambiente che mi ha conquistato”

Il Chieti Calcio Femminile ha iniziato bene la nuova stagione di Serie C centrando la qualificazione in Coppa Italia e vincendo alla prima di Campionato con un rotondo 12-0 contro il Potenza.
Decisamente positivo l’impatto con l’ambiente neroverde per Laura Libutti, arrivata ad agosto a rinforzare la squadra: attaccante, classe 1994, sta conquistando i tifosi a suon di gol (domenica scorsa una tripletta per lei) e buone prestazioni.
Con la mente torna al bel risultato di domenica scorsa arrivato a coronamento di una buonissima prestazione di squadra ed anche personale:
“Conoscevamo un po’ il Potenza, ci siamo allenate al meglio nei giorni prima della partita e abbiamo giocato bene vincendo. È stato per me bello segnare i primi gol in Campionato con la maglia del Chieti, punto chiaramente a segnare nei match che saranno decisivi per il nostro cammino. È stato un esordio decisamente positivo: la vittoria con tanti gol è stata importante dal punto di vista del morale perché arrivata alla prima, a seguire avremo partite molto più dure”.

Il Chietivive un momento positivo, ma allo stesso tempo lamenta le assenze di giocatrici importanti. Anche su questo Libutti va dritto al sodo e dà la sua ricetta per uscirne comunque bene:
“Ci stiamo allenando bene perché sappiamo che è un momento un po’ difficile per la squadra: alcune ragazze sono infortunate, altre non sono a disposizione quindi bisogna dare tutte il massimo ed ognuna di noi deve fare il doppio del lavoro per creare gli automatismi giusti per il gioco dato che ci sono ragazze nuove, alcune sono molto giovani, bisogna essere pronte ad andare in campo quando veniamo chiamate in causa”.
Chiara anche la sua opinione sul Chieti che l’ha già conquistata:
“L’ambiente qui mi piace. Avendo girato molto giocando in tante squadre, posso dire che il Chieti mi ha conquistato sin dal mio arrivo: le ragazze, il mister come si approccia con noi, gli allenamenti come si svolgono e lo spirito di squadra soprattutto. Mi trovo bene, è un bel gruppo nel quale mi sono inserita subito: ho legato sia con le più giovani che con le più esperte senza problemi”.
Domenica le neroverdi sono attese da una difficile trasferta contro il Vapa Napoli.
“Il Vapa Napoli è un avversario forte – sottolinea Libutti -ci impegnerà di più rispetto al Potenza.
Dovremo fare il nostro gioco. La settimana scorsa loro hanno perso di misura, 2-1 contro il Grifone Gialloverde. Non è mai facile andare a giocare a Napoli, le loro ragazze ci metteranno tanta grinta e carattere, ma noi faremo del nostro meglio per portare a casa un risultato positivo”.
In poco tempo a Chieti Libutti ha già capito quali sono state da sempre e potranno essere le armi della squadra anche in futuro, carattere e grinta in primis.
“Nel calcio si può essere superiori o no nel gioco, si può vincere o perdere, però tutto dipende dal modo in cui si riesce ad arrivare al novantesimo: ci si deve sempre mettere grinta e carattere, tanta voglia di giocare e dare il massimo per la squadra. Il Chieti in questi anni sicuramente ha dimostrato di avere tutte queste peculiarità scalando le classifiche, ha vinto un Campionato, è stato in serie A, bisogna continuare su questa strada per cercare di risalire il prima possibile nelle categorie superiori. Potranno essere queste le nostre armi in più anche a Napoli.”.
Nessun proclamo altisonante da parte di Libutti per la sua stagione a Chieti, ma tanta voglia di fare bene:
“Prometto di impegnarmi al massimo, per me è un ambiente nuovo, il mio obiettivo è cercare di adattarmi il più possibile agli schemi di gioco della squadra e di mister Di Camillo.
Ho sempre tanta voglia di imparare: sono qui anche per questo, sono in un Campionato di Serie C, punto a fare bene sia per le prestazioni in campo che numeri di gol, ma soprattutto voglio migliorarmi. Desidero prendere il meglio sia dalle mie compagne, dalla più piccola alla più esperta, che dal mister. L’umiltà è fondamentale nella squadra. mi rivedo nelle parole del capitano della scorsa settimana. Abbiamo iniziato bene vincendo 12-0, ma bisogna restare coi piedi per terra e continuare a lavorare duramente. È stato importante cogliere un risultato positivo nella prima giornata, ma non ci si deve cullare su questo”.
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Il Chieti Calcio Femminile travolge il Potenza all’Angelini per 12-0

Un Chieti Calcio Femminile dirompente batte il malcapitato Potenza con un roboante 12-0 all’Angelini nella prima giornata del Campionato di Serie C.
Le neroverdi hanno affrontato la gara col piglio giusto non correndo mai pericoli durante i novanta minuti: le avversarie non sono infatti arrivate neanche una volta davanti a Falcocchia che ha vissuto così una giornata di ordinaria amministrazione.
Il Potenza purtroppo ha mostrato tutti i suoi limiti al cospetto di un Chieti decisamente in palla che è uscito fra scroscianti applausi alla fine del match.
Mister Di Camillo deve fare a meno di Vukcevic e Gangemi: Chieti in campo con tante giovani che alla fine non faranno rimpiangere le assenti fornendo tutte un’ottima prestazione.
Neanche il tempo di cominciare e al 1′ subito Chieti in vantaggio: cross al centro di una pimpante Di Sebastiano per Libutti che stoppa il pallone e mette in rete.
Ancora neroverdi in attacco con Scioli che impegna Notargiacomo con un bel tiro a giro al 3′.
Due minuti dopo palla filtrante di Giulia Di Camillo per Di Sebastiano che tira troppo centralmente fra le braccia di Notargiacomo.
All’11’ Giada Di Camillo mette un ottimo pallone al centro per Libutti, il suo primo tentativo viene respinto da un difensore, ma nulla può Notargiacomo sulla sua precisa seconda conclusione: è il gol del 2-0.
Il tris arriva al 14′ con Giulia Di Camillo che prima colpisce il palo sul cross di Scioli, la palla torna sui suoi piedi per la comoda deviazione in rete a porta sguarnita.
Al 23′ poker del Chieti: Giulia Di Camillo si libera benissimo in area e fa secca Notargiacomo con un preciso diagonale sul palo opposto. Due minuti più tardi si gira Scioli in area, ma conclude alto.
Al 27′ un bolide da fuori area di Di Sebastiano regala la quinta rete al Chieti: grande la gioia della giovanissima giocatrice, una delle migliori in campo.
Al 40′ lancio in avanti di Giada Di Camillo per Scioli che mette a lato sull’uscita di Notargiacomo.
La ripresa si apre con il sesto gol del Chieti al 1′: Libutti è lesta a girare in rete su appoggio di Scioli dopo una corta respinta della difesa.
Il Chieti non si ferma, insiste in fase d’attacco e dà spettacolo segnando la settima rete con Coscia che appoggia in rete da centro area al 7′.
Ottavo gol delle neroverdi all’11’: cross perfetto di Giada Di Camillo, colpo di testa di Coscia che batte Notargiacomo.
Al quarto d’ora eurogol di Scioli che segna la nona rete del Chieti: gran tiro all’incrocio dei pali dal vertice dell’area.
Il decimo gol arriva al 17′ con Di Domizio, altra giovanissima in campo: su appoggio di Coscia, bello il suo sinistro dal centro dell’area che si infila nell’angolo destro della porta difesa da Notargiacomo.
Al 25′ dubbio atterramento in area di Giulia Di Camillo, ma l’arbitro lascia proseguire.
Al 35′ undicesima rete del Chieti con un tiro d’esterno di Coscia sul quale nulla può fare Notargiacomo.
Si invola Scioli sulla fascia e mette a lato di pochissimo al 37′.
Al 38′ un gol capolavoro di Giulia Di Camillo (gran tiro da fuori area) chiude la partita fissando il punteggio sul 12-0.
Non succede infatti più nulla fino al novantesimo e al triplice fischio finale dell’arbitro le neroverdi festeggiano sotto la tribuna una vittoria che fa morale e come si dice in questi casi “buona la prima!”.

Tabellino della partita:
Chieti Calcio Femminile – Potenza 12-0
Chieti Calcio Femminile: Falcocchia, Di Camillo Giada, Di Santo, Benedetti (15′ pt Di Domizio), Libutti (32′ st Colecchi), Di Camillo Giulia, Di Sebastiano, Carmosino (17′ st La Centra), La Mattina (32′ st De Vincentiis), Scioli, Coscia. A disp.: Candeloro, Forcella. All.: Di Camillo Lello
Potenza: Notargiacomo (37’st Cerbino), Di Persia, Costanzo, Modrone, Coviello, Santopietro, Capezzera (3’st Coluzzi), Potenza, Paccione (1’st Marinelli), Garzillo, Cillis (37′ st Pace). A disp.: Marinelli, Piciullo, Muliere, Di Marzio, Danella. All.: Moreschi Daniele.
Arbitro: Verrocchi di Sulmona
Assistenti: Mastrippolito di Chieti e De Martino di Vasto.
Reti: 1’pt, 11’pt, 1’st Libutti, 14’pt, 23’pt, 38’st Di Camillo Giulia, 27’pt Di Sebastiano, 7’st, 11’st, 35’st Coscia, 15’st Scioli, 17’st Di Domizio.
IMPRESSIONI POST PARTITA:
Arianna Di Domizio: “È il mio primo gol con la maglia della Prima Squadra, è stata una grandissima gioia, bellissimo l’abbraccio con le compagne dopo le rete, un’emozione unica. C’è stato un rimpallo, Coscia ha preso palla, ha messo in mezzo e io ho tirato mettendo la palla sull’angolino destro. Siamo un gruppo unito composto da giovanissime e giocatrici esperte: noi ragazzine seguiamo l’esempio delle più grandi, lavoriamo duramente cercando di dare il massimo. È stata una bella partita giocata contro un avversario che non era fortissimo, siamo state però noi brave a giocare bene palla mantenendo la giusta concentrazione. Sono tre punti buoni, ora dobbiamo guardare avanti. L’inizio del campionato è stato positivo, speriamo bene. Quest’anno per noi ragazzine ci sarà la bella occasione per farci valere.
Stiamo lavorando tanto con l’aiuto delle più grandi per poi dare il meglio ogni partita quando ci chiameranno in causa. Per il mio campionato mi auguro il massimo, spero che vada tutto bene”.
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Il capitano Giada Di Camillo suona la carica in vista della prima di Campionato contro il Potenza

Domenica prossima comincerà il Campionato di Serie C ed il Chieti Calcio Femminile sarà impegnato nella sfida casalinga contro il Potenza. La squadra neroverde arriva all’appuntamento dopo aver conquistato la qualificazione al secondo turno della Coppa Italia a spese del Bellante e il Pescara nel Triangolare 5.
Giada Di Camillo è anche in questa nuova stagione il capitano della squadra e, insieme alla sorella Giulia e ad altre veterane come Vukcevic, Benedetti, Gangemi e La Mattina, ha sposato il progetto della società neroverde che punta ancora una volta su un mix di giocatrici esperte e giovani ragazze.
Il capitano non riesce a nascondere tutta la sua “voglia di campionato” e ora il grande momento è arrivato.
“Finalmente comincia il Campionato dopo un’attesa più o meno lunga – esordisce Giada Di Camillo – non abbiamo iniziato la preparazione prestissimo in quanto sapevamo che avremmo avuto la prima giornata proprio domenica 14 ottobre. In casa Chieti ho riscontrato grande voglia di fare bene sia da parte di chi ha deciso di restare, sia da parte delle ragazzine e delle ragazze un po’ più grandi che sono arrivate quest’anno. Si respira grande entusiasmo”.
Il capitano si mantiene prudente sui possibili obiettivi stagionali pur essendo consapevole della forza della nuova rosa del Chieti Calcio Femminile.
“Per adesso non mi sento di fare proclami su eventuali nostri obiettivi per il Campionato perché tutto può succedere – precisa – Lo scorso anno eravamo partiti senza traguardi da raggiungere e poi ce lo siamo date domenica dopo domenica anche se alla fine purtroppo si è concluso tutto con un po’ di amaro in bocca. Come l’anno scorso preferisco vivere domenica dopo domenica per capire dove possiamo arrivare, l’importante per noi sarà trovare la continuità e la consapevolezza nei nostri mezzi. Ancora prima di cominciare il campionato abbiamo raggiunto un primo obiettivo, quello del passaggio del turno in Coppa Italia. Come si dice … se l’appetito vien mangiando un primo tassello del puzzle è stato messo”.

Ancora una volta la forza del Chieti per il capitano è e dovrà essere sempre il gruppo … un gruppo che deve fare dell’umiltà la sua prima peculiarità:
“La squadra è molto unita, siamo ripartite da una forte base di umiltà, uno dei valori imprescindibili in questo sport: quando sei umile e riesci a rimanerci è già tanto. Vedo una profonda stima nei confronti del mister: tutte insieme vogliamo seguire ciò che ci insegna. Quando si segue il condottiero principale vuol dire che si sta viaggiando verso lo stesso obiettivo. Avere anche dei fini personali è importante: voler migliorare, imparare, rimanere umili dando tanto alla squadra, correre per le compagne che sono in difficoltà.
Nel nostro Chieti si respira tutto questo e speriamo di mantenere queste caratteristiche che potrebbero fare la differenza”.
Un inizio di stagione positivo per le neroverdi reduci dalla qualificazione in Coppa Italia:
“ In Coppa con una prestazione più positiva (con il Bellante) e l’altra meno (con il Pescara) siamo riuscite a qualificarci – sottolinea Giada Di Camillo – Contro il Bellante è andata ben oltre le nostre più rosee aspettative perché era la prima volta che affrontavamo questa squadra.
Con il Pescara l’approccio iniziale era stato ideale poi, ma con il passare dei minuti, ci siamo un po’ perse. Probabilmente la differenza è stata data dalle motivazioni: loro dovevano vincere per forza con un determinato numero di gol di scarto per ottenere la qualificazione, mentre noi eravamo già abbastanza tranquille. Ci abbiamo così messo quel pizzico di motivazione in meno e questo non va bene perché non si deve mai mollare e bisogna restare sempre sul pezzo. Dobbiamo cercare di non avere questi cali di concentrazione e scendere in campo sempre con la mentalità giusta”.
I colori neroverdi per Giada Di Camillo hanno un significato molto importante:
“La maglia del Chieti per me è come una seconda pelle e il fatto di avere la fascia di capitano è qualcosa che mi gratifica ancora di più. La mia aspettativa per la stagione è di migliorarmi ancora, sia tecnicamente che tatticamente e atleticamente: il calcio è uno sport che ti insegna anno dopo anno nuove cose.
Abbiamo la fortuna di avere un mister preparato che può ancora dare tanto a noi che ci siamo da più tempo, e può dare tantissimo alle ragazze più giovani. Voglio soprattutto migliorare la mia figura di capitano di un gruppo composto da giocatrici di età diversa. Cercherò di essere sempre più guida e dispensare buoni consigli e sottolineare, quando sarà necessario, se qualcuna sta facendo qualcosa di sbagliato, in base alla mia esperienza correggere gli errori che ad esempio una ragazza di 15 anni può ritrovarsi a fare”.
Sulla scelta di chi è arrivata quest’anno nel capoluogo teatino per questa nuova avventura sportiva Giada Di Camillo è chiara:
“Penso che quelle che sono arrivate qui hanno fatto una scelta, a mio giudizio, importante e giusta perché, con i pro e contro, la società può dare tanto a livello umano e professionale, è sincera e ha dei principi. Se ha una storia importante un perché ci sarà: c’è un lavoro e una consapevolezza totale dietro, non parliamo di un fuoco di paglia. Chi ha deciso di sposare la causa non rimarrà delusa perché il Chieti, così come ha dato tanto, ha ancora tanto da dare e da insegnare. Io da capitano mi faccio da garante di ciò che sto dicendo”.
Ancora una volta la dirigenza e il mister hanno puntato sul mix di giovani ragazze e giocatrici più navigate e anche su questo il capitano ha le idee chiare:
“Il tempo mi ha insegnato che in questo sport le giocatrici più esperte possono apprendere tanto dalle ragazzine e viceversa. Possiamo darci reciprocamente molto: dobbiamo trasmetterci a vicenda l’entusiasmo costante, darci stimoli sempre a prescindere dall’età.
È indubbio che io, Vukcevic, Giulia, Gangemi, Benedetti e La Mattina possiamo trasmettere la nostra esperienza alle piccoline, ma magari loro possono darci indietro valori diversi.
Ad esempio Chiara Scioli che è tornata da noi: la sua spontaneità e semplicità ci danno una carica pazzesca. Tutto va al di là dell’età: dentro la nostra squadra ci sono delle giocatrici che sono imprescindibili ( Vukcevic, io, Giulia, Benedetti, Gangemi) che sono da tanti anni qui.
Ognuna di noi ha una caratteristica particolare senza la quale il Chieti non sarebbe quello di questa stagione. Abbiamo la possibilità di darci tanto tutte insieme a vicenda l’una con l’altra, l’importante è che non manchi mai l’umiltà che, come già detto, è alla base di tutto così come non devono mai mancare i sorrisi e quel pizzico di professionalità mischiato al divertimento: se hai questi fattori insieme allo spirito di applicazione di ognuna di noi sono certa che il Chieti potrà tirare fuori dei risultati magari inaspettati ed importanti”.
Quest’anno c’è anche la novità di una Academy.
“Il Chieti si è concentrato molto sulla prima squadra, ma io e Vukcevic, sempre in stretto collegamento con il Chieti Calcio Femminile, abbiamo ideato un’accademia che si chiama “Academy 26” – spiega Giada Di Camillo – alla quale si stanno avvicinando parecchie ragazzine che saranno l’ennesimo valore aggiunto di quest’anno. Per adesso raccoglie fino a una quindicina di ragazzine e sarà il serbatoio del Chieti Calcio Femminile in futuro”.
Al capitano si illuminano gli occhi quando deve parlare delle sue compagne di squadra:
“Parto dal portiere. Sarà la stagione nella quale Lisa Falcocchia avrà modo di dimostrare tutte le sue potenzialità: negli anni precedenti ha dato il suo contributo, ma ha ricoperto spesso il ruolo di secondo pur avendo anche esordito in Serie A. Deve e può crescere tanto: tutta la squadra è consapevole che Lisa con i suoi mezzi può fare la differenza se acquisisce la consapevolezza totale della sua forza.
È un discorso che vale però per tutte le piccoline: Di Domizio, De Vincentiis, Forcella, La Centra, Di Sebastiano. Se capiscono al meglio di essere in prima squadra e si mettono a disposizione al meglio del mister e della squadra possono diventare un’arma in più.
Coscia si sta applicando tanto: ha delle prestazioni buone e altre meno, deve trovare solo un po’ di continuità, lei è un tassello importante nel Chieti.
Scioli è un ritorno importante che ci ha ridato molta vitalità: lo scorso anno aveva lasciato per questioni scolastiche, ora siamo tutte felici che sia di nuovo con noi perché, oltre alle qualità calcistiche, riesce a dare tantissimo dal lato umano, ha la simpatia e semplicità che danno quel pizzico di sale in più.
Carmosino è al secondo anno qui e ha grandi qualità. Riesce ad allenarsi meno con noi perché sta terminando gli studi vicino casa sua, ma tutta la squadra non riuscirebbe ora ad immaginarsi senza di lei: ha qualità calcistiche fuori discussione e a modo suo è indispensabile anche caratterialmente.
Anche Candeloro che è arrivata da poco ci dà tanto: ai fini del gruppo è molto brava tecnicamente, il mister la utilizzerà presto non appena sarà possibile.
Abbiamo poi Colecchi voluta dal mister: una ragazza molto seria che fa bene alla causa Chieti.
La Mattina anche lei al secondo anno con noi ma che vanta una esperienza calcistica ben assortita. Samantha con il giusto mix di concentrazione e condizione è molto importante per la squadra.
Libutti e Di Santo si sono integrate subito. Hanno buone qualità, sono entusiaste di questa nuova avventura, stanno contribuendo con molta umiltà, professionalità e positività alla nostra causa.
Come detto poi ci siamo io, Giulia, Vukcevic, Benedetti e Gangemi che mettiamo la nostra esperienza al servizio della squadra. Non riuscirei ad immaginare il Chieti di quest’anno senza ognuna delle mie compagne e spero di non aver scordato nessuna”.
Domenica arriva il Potenza: sarà una partita comunque ricca di insidie e Giada Di Camillo ne è consapevole, ma allo stesso tempo carica la squadra:
“Vukcevic sta mancando da Chieti per motivi personali, non sappiamo per quanto tempo non ci sarà, è un’assenza importante dentro lo spogliatoio. Anche ai fini della preparazione della partita con il Potenza questa sua mancanza si è fatta sentire. Tutte speriamo possa rientrare il prima possibile. Andremo ad affrontare il Potenza per la prima volta. Loro hanno avuto risultati abbastanza negativi nel corso di amichevoli e Coppa Italia, ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia. Contiamo, come già detto, l’assenza di Vukcevic, bisogna verificare le condizioni di Candeloro, Benedetti sta facendo le terapie, io non sono al top, Coscia ha ripreso ad allenarsi questa settimana perché non era stata bene. Ci sono dunque un po’ di situazioni da valutare e poi assenze certe. Non sarà facile affrontare una squadra che non conosciamo, dobbiamo però giocare sempre per vincere. La rosa non è ancora completa: la società sta lavorando per inserire altre due o tre calciatrici: allo stato attuale siamo in numero ristretto e qualcuna non sarà neanche a disposizione, ma questo non deve preoccuparci.
Le undici che scenderanno in campo e le altre che partiranno dalla panchina saranno utili alla causa. C’è voglia di fare risultato e non commettere passi falsi, vorremmo insieme festeggiare magari la prima di una lunga serie di vittorie".