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Bella vittoria per il Chieti Calcio Femminile contro il Sant’Egidio Femminile

Un ottimo Chieti Calcio Femminile conquista una bella vittoria contro il Sant’Egidio Femminile all’Angelini ed esce fra gli scroscianti applausi del pubblico a fine partita.
Tre punti importanti che fanno morale in vista degli ultimi due impegni del campionato e portano la squadra di mister Lello Di Camillo a quota 22 in classifica.
Prestazione da incorniciare per tutte le ragazze neroverdi: ancora belle parate da parte di Falcocchia, generosissima La Mattina, autrice di un gol strepitoso, solite combattive Giada Di Camillo e Benedetti, molto positivo il ritorno di Gangemi, bella prova delle giovanissime Di Domizio, Di Sebastiano e De Vincentiis, grintosa per tutti i novanta minuti Colecchi, motorino instancabile in mezzo al campo Coscia.
Il Sant’Egidio, che era reduce da una serie impressionante di risultati consecutivi, pur giocando una buonissima gara, ferma momentaneamente la sua corsa e rimane a 36 punti.
Al 2′ prima occasione per il Chieti con un tiro da fuori di Colecchi che finisce alto sulla traversa.
Tre minuti più tardi grande intervento di Falcocchia su Olivieri lanciata a rete, prima devia il suo tiro da fuori e poi blocca il pallone a terra. Ancora Olivieri si invola verso la porta, ma la sua conclusione si spegne a lato al 9′.
Al 14′ ottimo lancio in avanti di Giada Di Camillo per Scioli anticipata dall’uscita tempestiva di Pascale.
Al quarto d’ora ci prova con un rasoterra da fuori Di Sebastiano, ma il suo tentativo in diagonale finisce fuori dallo specchio della porta.
Al 18′ Scioli se ne va in contropiede, ma viene fermata in posizione di fuorigioco dal direttore di gara.
Al 19′ errore difensivo delle neroverdi, il pallone arriva sui piedi di Olivieri che, sola in piena area, tira incredibilmente a lato.
Al 28′ il Chieti va in vantaggio: ottima apertura di Di Domizio che favorisce l’incredibile discesa sulla fascia di La Mattina che si libera di tre avversarie e conclude con un perfetto diagonale che non lascia scampo a Pascale.
Al 33′ raddoppio del Chieti: Coscia opera un tiro – cross sul quale è incerta Pascale e il pallone finisce in rete. Al 38′ ci prova D’Arco da centro area, ma è reattiva Falcocchia che riesce a deviare il pallone.
Qualche secondo dopo è ancora protagonista Falcocchia sulla conclusione di Di Martino.
Si va negli spogliatoi con il Chieti in vantaggio per 2-0.
Al 1′ della ripresa Olivieri va verso la porta e sull’uscita di Falcocchia, la evita ma poi mette fuori a porta vuota.
Al 2′ su un tiro di una giocatrice del Sant’Egidio, La Mattina colpisce il pallone con il braccio e l’arbitro assegna il rigore, sul dischetto va Cuomo che spedisce alto.
Al 20′ il Sant’Egidio colpisce la traversa con un tiro di Di Martino deviato da un difensore neroverde.
Due minuti dopo è ancora Di Martino a spedire alto su calcio di punizione.
Al 28′ una punizione da metà campo innesca la conclusione di Di Martino, ma Falcocchia è ancora provvidenziale. Alla mezzora mischia furibonda in area neroverde, il pallone finisce sui piedi di Orlando che tira a lato.
Al 35′ Di Martino parte sulla fascia ma è brava di nuovo Falcocchia a chiuderla bene.
Tre minuti dopo lascia il campo fra gli scroscianti applausi il capitano Giada Di Camillo, stremata dopo la solita partita tutto cuore e corsa, sostituita da Forcella.
La giocatrice, al suo ritorno in campo dopo un po’ di tempo, ha subito una buona occasione per segnare, ma purtroppo non riesce a concretizzarla.
Al 41′ il Sant’Egidio accorcia le distanze con Paolillo che anticipa di testa l’uscita di Falcocchia.
Non succede più nulla fino al fischio finale: il Chieti Calcio Femminile va sotto la tribuna a salutare il pubblico e festeggiare la vittoria.
Tabellino della partita:
Chieti Calcio Femminile – Sant’Egidio Femminile 2-1
Chieti: Falcocchia, Di Camillo Giada (38′ st Forcella), Benedetti, Colecchi, Di Sebastiano, Gangemi, La Mattina, Scioli, De Vincentiis, Coscia, Di Domizio. A disp.: Gritti, La Centra, Carbonari.
All.: Di Camillo Lello
Sant’Egidio Femminile: Pascale, Paolillo, Crafa, Mazza, Severino (8′ st Calandro), Orlando, Sabatino, D’Arco, Cuomo, Olivieri, Di Martino. A disp.: Scalogna, Sicignano, Coccia.
All.: De Risi Valentina
Arbitro: Recchia di Brindisi
Assistenti: Fatato di Isernia e Colabianchi di Avezzano
Ammonite: Benedetti
Marcatrici: 28′ pt La Mattina, 33′ pt Coscia, 41′ st Paolillo

 

Le impressioni post partita di Samantha La Mattina:
“Il mio gol? Mi ha servito il pallone da centrocampo Arianna Di Domizio, ho provato a fare ciò che mi piace, cioè smarcare, ci ho creduto e sono arrivata fino in porta, ho guardato il portiere e ho tirato in diagonale segnando. Ho cercato questa rete, sono molto felice perché ci servivano i tre punti e sono riuscita a dare qualcosa in più alla squadra. Già contro la Ludos avevo visto un bel Chieti: il punteggio finale a Palermo è stato un po’ troppo severo, sapevamo che erano forti, ma nel primo tempo abbiamo giocato alla grande, poi sono uscite fuori loro nella ripresa e hanno vinto. Ho detto alle mie compagne di giocare come a Palermo anche contro il Sant’Egidio ed è andata anche meglio. Siamo verso la fine del campionato: ad inizio stagione non eravamo al top, erano arrivati anche dei risultati poco positivi, poi ci siamo messe sotto credendoci e unendoci sempre più come gruppo. Ora aspettiamo le ultime due giornate e daremo il massimo.
Il gruppo c’è e tutte abbiamo imparato a soffrire ed aiutarci a vicenda.
Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile contro il Sant’Egidio, ma ce l’abbiamo fatta. Dovremo mantenere lo stesso spirito per portare a casa il risultato anche nelle ultime due giornate. Con tante ragazzine in squadra è stato importante farle stare dentro un gruppo e farle crescere: anche noi abbiamo imparato tanto da loro e con loro siamo cresciute. Hanno tirato fuori la grinta giusta”.
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Bruciante sconfitta per il Chieti Calcio Femminile contro il Vapa Virtus Napoli

Una sconfitta che fa male: Il Chieti Calcio Femminile perde in trasferta contro il Vapa Virtus Napoli per 3-1. Non è stata una buona prestazione per le neroverdi: andate al riposo sotto di una rete, hanno subito il raddoppio alla mezzora della ripresa, trovando poi la forza di accorciare le distanze con Libutti. L’illusione di aver riaperto il match è però durata poco più di un minuto e, una volta subita la terza rete, il Chieti non ha saputo nel finale trovare la forza per provare la rimonta.
Nella prima frazione di gioco non si registrano grosse occasioni da rete.
Il Chieti però ha la palla per passare subito in vantaggio al 1′: una giocata in verticale di Di Sebastiano pesca Scioli che opera un bel taglio e, con il portiere in uscita a terra, cerca di chiudere con il sinistro, ma non centra lo specchio della porta con il pallone che passa a fil di palo.
Chissà come sarebbe potuta cambiare la partita con un gol segnato nelle fasi iniziali del match, ma si sa che il calcio non è fatto di “se” e dunque la realtà è stata poi ben più diversa.
Dopo questa grande occasione per circa quindici minuti si registra il predominio territoriale da parte neroverde: le padrone di casa si chiudono bene e rimangono compatte dietro e non regalano però palle gol. Il Chieti è costantemente nei paraggi dell’area avversaria, ma non riesce a scardinare la difesa. Verso la metà del primo tempo la partita comincia a cambiare un po’ volto. Le ragazze di Mister Di Camillo iniziano a soffrire le iniziative delle avversarie e qualche rilancio trova il centrocampo teatino leggermente sguarnito e la difesa non attenta.
Nonostante tutto il Chieti riesce comunque a costruire un’altra buona occasione con un tiro-cross che colpisce la parte superiore della traversa con il pallone che esce poi sul fondo.
Ancora Chieti con Di Sebastiano che si invola sul settore di sinistra, ma tira alle stelle.
Alla mezzora su un’azione in orizzontale a circa 25 metri dalla porta, un fallo di una giocatrice del Chieti provoca il gol del vantaggio della squadra di casa firmato con una magistrale esecuzione direttamente su calcio di punizione da D’Avino che mette la palla nel sette passando sopra la nostra barriera: nulla può fare Falcocchia su una parabola perfetta come questa.
Senza ulteriori grandi emozioni si va al riposo con il Vapa in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre con le due squadre che si affrontano a viso aperto.
Il Chieti cerca di imporre il gioco, però si fa sorprendere dall’aggressività del Vapa che chiude ogni spazio con grande grinta ed efficacia. Al 28′ arriva il raddoppio delle padrone di casa con un destro a giro sul secondo palo da circa 20 metri di Di Marzo.
Immediata la reazione delle neroverdi che trovano la rete del momentaneo 2-1: l’azione ha origine da un’entrata in area di Giulia Di Camillo che, palla al piede in mezzo a due avversarie, viene atterrata. Sarebbe un rigore ineccepibile, ma l’arbitro lascia proseguire il gioco e su un cross in mezzo Libutti mette di destro a giro sotto la traversa.
A quel punto mancano circa cinque minuti più recupero dunque ci sarebbe stato il tempo per raddrizzare il punteggio. Arriva invece la mazzata per il Chieti che dopo circa un minuto viene fulminato da un contropiede concluso da D’Avino con un tiro imparabile in diagonale ad incrociare sul secondo palo. Si prova di nuovo a reagire e c’è ancora spazio per un tiro di Coscia sul finale con il pallone che però si spegne fra le mani del portiere.
Finisce 3-1 per il Vapa Napoli che festeggia una vittoria importante e di prestigio.
Per il Chieti una giornata storta da dimenticare in fretta. Ora c’è la pausa di quindici giorni e poi tre partite difficilissime per le neroverdi: in sequenza prima in casa contro il Pescara e poi due trasferte con il Salento e il Napoli.

Queste le parole di Mister Lello Di Camillo a fine partita:
“Quando le cose girano poco sembra quasi che l’avversario corra tre volte più di noi.
Loro sono state pericolose sulle ripartenze: quando cercavamo di prendere un certo predominio in campo si coprivano e con qualche rilancio ci trovavano impreparati. Mi aspettavo di più dalla mia squadra, ma abbiamo dei limiti coi quali dobbiamo fare i conti: la realtà è diversa da quella che ogni tanto immaginiamo. Il Vapa Napoli ha fatto ciò che era nella sue possibilità, ma la differenza fra noi e loro è stata nel fatto che loro ci hanno creduto di più col passare dei minuti prendendo sempre più coraggio. Sicuramente si aspettavano di avere di fronte una squadra più forte e una prestazione migliore da parte nostra. Hanno trovato il gol che ha dato loro ulteriore forza e hanno dimostrato nel corso dei novanta minuti di avere più voglia di vincere, alla fine hanno meritato i tre punti. Erano messe meglio in campo, sono state aggressive, scaltre e furbe, tutte qualità che servirebbero anche a noi. Devo però dire che ogni ragazza del Vapa aveva forse dieci anni in più di ognuna delle nostre. C’è da sperare che col passare del tempo anche le giovanissime che ho in squadra comincino ad acquisire queste caratteristiche che sono di fondamentale importanza per giocare questi campionati. Cosa potrà dare il Chieti in questo campionato? Dipenderà da tanti fattori che si manifesteranno durante il percorso. Sapevamo fino ad un mese fa, nel momento in cui abbiamo giocato la Coppa Italia, che la nostra squadra con due o tre pedine sarebbe potuta essere competitiva per questo campionato che è un po’ più sotto il livello di qualità di quello dello scorso anno. Non che potessimo essere alla pari del Napoli che ritengo essere la più attrezzata, ma potevamo stare comunque lì in classifica. Da un mese a questa parte le cose anziché cambiare in positivo, si sono evolute in negativo: quegli arrivi non ci sono stati perché per un motivo o per un altro non si sono concluse le trattative. Abbiamo dovuto fra fronte a delle perdite importanti: Vukcevic è da più di un mese via per problemi familiari, Benedetti convive con un infortunio da circa quaranta giorni (ha giocato un quarto d’ora con il Potenza e ha stretto i denti contro il Vapa disputando il primo tempo e qualche minuto del secondo). Anche Gangemi ha problemi fisici ed è stata assente gran parte del precampionato.
C’è anche Carmosino che abbiamo perso, ha problemi fisici e qualche problema personale.
Il gruppo delle esperte in questa maniera si riduce di tanto. Probabilmente quelle che sono ancora a disposizione, condizionate forse dalla negatività del momento, rendono ancora di meno rispetto a quanto potrebbero. Il resto della rosa comprende quasi tutte ragazzine: abbiamo fatto questa scelta un po’ forzata e un po’ voluta. La rosa è abbastanza ristretta, molto giovane e con tanti limiti. Sappiamo che già perdendo due partite potremmo essere fuori dai giochi, una l’abbiamo già persa. Le problematiche ci sono ancora e non so quando le potremo risolvere. Vogliamo lottare per cercare di raggiungere la migliore posizione possibile in classifica, vedremo in futuro cosa succederà.
La domenica è normale che dalle ragazzine vengano fuori questi limiti dei quali parlavo e poi si può anche perdere la partita: ci si deve lavorare per portare qualcuna di loro ad avere più voglia, stimoli e cattiveria nel tempo. Questo sarà il Chieti del futuro. Sicuramente non ci saranno rinforzi perché le strade che avevamo praticato non hanno dato frutti, si andrà avanti così. A dicembre se ci sarà qualcuna qui in zona da poter prendere lo faremo, altrimenti andremo avanti come siamo ora. I tifosi e la città sicuramente non potranno aspettarsi un campionato di vertice: è un momento difficile da superare insieme, il tutto ci impone di volare basso acquisendo l’umiltà giusta che ci serve per giocare a calcio e poi magari si spera che il lavoro fatto con le giovani potrà fare da base per costruire una squadra competitiva. Non possiamo promettere altro perché ci sono difficoltà a portare giocatrici in rosa, abbiamo problemi interni. La dea bendata poi non ci sta aiutando visto che avere parecchie ragazze importanti per la squadra non a disposizione influisce sui risultati. Dà fastidio perdere partite come quella con il Vapa perché, nonostante le nostre carenze, era una compagine alla pari con noi e abbiamo regalato la partita.
Andiamo dopo la pausa incontro a match difficili: quello con il Pescara, che ci ha già dimostrato di essere una squadra valida nell’incontro in Coppa Italia, poi abbiamo due trasferte molto difficili, Salento e Napoli. In questo momento in cui non abbiamo la rosa al completo e affrontiamo tante problematiche diventa tutto più duro: il calcio è questo, bisogna avere la forza di superare questi periodi, saper aspettare, non sempre si può vincere. Abbiamo vissuto un ciclo vincente, ora ne stiamo affrontando un altro più complicato, difficilmente si torna a gioire in fretta, ci vorrà tempo e si dovranno incastrare insieme tanti dettagli per tornare in alto.
Intanto è importante avere una base giovane, poi ciò che si riuscirà ad ottenere dipenderà sia da noi che soprattutto dalle ragazze che ci dovranno mettere il massimo impegno: la società è sempre disponibile, fa affrontare le trasferte nel migliore dei modi, la società dunque c’è.
Ci troviamo di fronte ad una carenza di numero di giocatrici, cercheremo di migliorare quelle che abbiamo a disposizione: dovremo tenerci stretto il gruppo sia quando vinceremo che quando perderemo. Spero che “il contorno” non sia tanto esigente da non capire le difficoltà che ci sono ora e che si dovranno risolvere: i tifosi che ci seguono dovranno essere pazienti a saper prendere i colpi bassi come noi li stiamo prendendo in campo … starà poi a noi cercare di tornare ad essere una squadra più bella da vedere.
C’è una pausa ora, poi avremo il derby con il Pescara in casa e due trasferte consecutive. Le pause di solito fanno male, ma calcolando che noi difficilmente recupereremo delle ragazze durante questi giorni prossimi, non cambierà molto. Accumuleremo magari rabbia dentro vita la brutta prestazione fatta a Napoli, avremo quindici giorni per sfogarla.
L’infortunio di Benedetti si sta rivelando più complicato del previsto: l’ho gestita in queste condizioni per un mese e non credo possa tornare in forma durante questa pausa. Non possiamo pensare per ora di avere a disposizione Vukcevic e Carmosino. Potrebbe migliorare la situazione fisica di Gangemi. Abbiamo vinto finora contro il Bellante in Coppa che non era una squadra altamente competitiva in quel momento, ora sta facendo buoni risultati, poi contro il Potenza che è una squadra veramente debole e nel primo tempo con loro non abbiamo neanche espresso tanto gioco. Le due sconfitte sono arrivate a seguito di brutte prestazioni: in entrambe le occasioni, Pescara in Coppa e Vapa in campionato, abbiamo meritato di perdere. Si cerca di prendere il lato positivo, vista la qualificazione in coppa ottenuta, ma comunque le prestazioni negative rimangono nella mia mente e faccio i conti con la realtà: non siamo in questo momento competitivi, ci vorrà tanto lavoro, le giovani devono crescere ed impegnarsi, non posso neanche pretendere troppo altrimenti le perderei, questo è un calcio che funziona così. La speranza è che col tempo si rendano conto di stare giocando in un campionato importante.
Le più esperte, che hanno calcato palcoscenici diversi e più importanti, devono capire che stanno vivendo una realtà ben diversa e ci si devono calare al meglio, sono loro che devono fare la differenza, devono affrontare il tutto con la dovuta umiltà senza la fretta di voler fare chissà che cosa. Se si raggiunge un risultato che per l’Abruzzo è storico, se non si ha una base ed un’intelaiatura solida e pronta per poterci restare è normale che ci si incanali verso la parabola discendente. Ci sono stati anche fattori sfortunati, come ad esempio il rinnovamento dei campionati: ci siamo capitati dentro, ma lo devi saper gestire e affrontare al meglio.
Giochiamo ora un campionato nazionale strano e duro: c’è una squadra a mio giudizio più forte di tutte le altre, il Napoli, che penso la farà da padrona, poi ci sono tre o quattro discrete, due o tre impresentabili e noi faremo del nostro meglio per arrivare nella migliore posizione possibile a fine stagione. Il derby che disputeremo fra due settimane potrà portare autostima in più alla squadra che lo vincerà. Il Pescara finora ha disputato due partite cogliendo un buon pareggio in Salento su un campo sempre abbastanza ostico, poi ha vinto in casa con punteggio largo contro una squadra che non dico sia come il Potenza ma quasi: è stato finora un percorso buono, il punto in Salento però per me vale molto di più della vittoria ottenuta con tanti gol. Sarebbe stata anche per noi la stessa cosa se avessimo riportato un punto da Napoli , siamo invece un passettino indietro al Pescara per ora. Per quanto riguarda l’organico anche loro sono partiti fra tante difficoltà, hanno avuto problemi a formare la squadra perché gran parte del gruppo dello scorso anno è andato via. Non hanno il nostro blasone: siccome la Serie A per noi è ancora fresca (ci siamo stati appena due anni fa) le altre squadre ci vedono come una compagine titolata e forte, non conoscono invece i nostri veri problemi attuali. Il Pescara è riuscito come noi a mettere insieme la rosa di 19-20 elementi, ha discrete individualità e ragazzine promettenti.
Secondo me Chieti e Pescara si possono equivalere ora come ora: se prima della Coppa Italia pensavamo di poterli battere, poi il campo ha dimostrato il contrario. Adesso loro vengono da una fase positiva di grande entusiasmo perché hanno iniziato bene il campionato.
Noi viviamo un momento più deludente perché pensavamo di fare meglio a livello di allestimento di squadra invece ci siamo ritrovati a non riuscirci al meglio, abbiamo anche delle problematiche da affrontare per gli infortuni e le assenze. Sulle ali dell’entusiasmo ora sono forse più avvantaggiati loro di noi. Il derby però è sempre il derby, lo giocheremo nel nostro stadio a Chieti, siamo più abituati a giocarci rispetto al Pescara. Prevedo una partita equilibrata: se lo dovessimo vincere noi ci potrebbe stare, se lo dovessero vincere loro anche. Chi vincerà avrà un’iniezione di morale in più. Vedo sinceramente le due squadre orientate ad un campionato tranquillo, nelle posizioni fra quarto, quinto e sesto posto. Se noi all’inizio potevamo avere qualche illusione in più, ci stiamo ora un po’ ridimensionando tornando all’idea di raggiungere la migliore posizione possibile. Per come sono partiti loro quel tipo di classifica potrebbe essere un ottimo risultato, nulla toglie ovviamente che potrebbero fare anche meglio. Dopo Napoli, Grifone e Ludos, noi e il Pescara saremo lì. Dovremo essere bravi noi ad uscire da questo momento un po’ negativo, loro stanno vivendone uno più positivo, ma sarà una partita da giocare, aperta a tutti e tre i risultati a mio giudizio. Giocheremo a Chieti, potrà essere un’arma in più per noi, spero che sia una partita divertente. Mettere in mostra un bel calcio per noi sarebbe importante”.
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Alessandra Gangemi: “Domenica contro la Roma Decimoquarto la partita della vita: o dentro o fuori!”

Roma Decimoquarto – Chieti Calcio Femminile: la partita da dentro o fuori.
Per le neroverdi l’imperativo è infatti vincere: tre punti per sperare poi di battere nell’ultima giornata anche il Salento, con un occhio alla concomitante partita fra Roma e Roma Decimoquarto, e agguantare così il terzo posto che garantisce la permanenza in Serie B.
Tanti i lati positivi del sorprendente campionato del Chieti finora, in primis l’aver lanciato tante ragazzine che hanno contribuito fattivamente al cammino della squadra, ma anche molti rimpianti per troppi punti persi per strada. Ora però è tardi per guardare al passato e bisogna focalizzare l’attenzione solo sulla partita di domenica prossima, ormai diventata la chiave dell’intera stagione.
Alessandra Gangemi, una delle più esperte della squadra, ci crede ancora:
“Ce la possiamo ancora fare, ma dobbiamo ovviamente conquistare due vittorie nelle ultime due partite che ci aspettano: innanzitutto battere la Roma Decimoquarto nello scontro diretto domenica e poi sperare con il Salento di prendere altri tre punti. C’è ancora speranza di arrivare al terzo posto, certamente se avessimo vinto domenica scorsa con la Roma forse ora avremmo ancora più possibilità”.
Si diceva dei punti persi lungo l’arco del campionato dalle ragazze di mister Lello Di Camillo, quelli che oggi forse avrebbero fatto la differenza in classifica.
“C’è rammarico per i punti persi contro squadre che ora viaggiano a metà o bassa classifica tipo il Catania che poi si è anche sfaldata, con la quale poi in seguito altre squadre hanno fatto punti abbastanza facilmente, – sottolinea Gangemi – ma anche quelli lasciati a Napoli e in Salento: avremmo potuto avere una classifica ben diversa con il terzo posto magari già consolidato. Siamo però ancora in gioco e possiamo ancora arrivare all’obiettivo”.
Tornando con il pensiero alla partita con la capolista Roma Gangemi aggiunge:
“Con la Roma poteva andare anche peggio. Abbiamo avuto tante occasioni non sfruttate al massimo, ma anche loro ne hanno avute dunque il pareggio alla fine è stato il risultato giusto”.

Proprio con le grandi sono arrivate le migliori prestazioni della squadra, il contrario di quanto successo con le cosiddette “piccole”.
“Ci siamo impegnate molto di più con le squadre più forti: non è che abbiamo sottovalutato quelle meno attrezzate, ma siamo andate con più leggerezza e meno concentrazione. Domenica prossima o dentro o fuori: si deve vincere per forza!”.
All’andata all’Angelini non ci fu storia: un 4-1 per il Chieti, ma ora la situazione è ben diversa con la Roma Decimoquarto che viaggia a vele spiegate con una serie di tanti risultati utili nelle ultime giornate.
“La situazione rispetto alla gara di andata è decisamente diversa: loro hanno fatto quasi tutti risultati positivi negli ultimi turni, sono molto cariche ed hanno il morale molto alto – precisa Gangemi – Come contro le squadre forti dovremo essere molto concentrate. Loro hanno il vantaggio di giocare in casa, ma questo non ci fa paura perché in trasferta abbiamo quasi sempre fatto bene. Noi arriviamo cariche: è la partita dove dovremo dare il massimo possibile, se vinceremo conterà anche l’ultima con il Salento altrimenti tutto finirà domenica. Daremo il meglio perché ci giochiamo la permanenza in Serie B.
L’ambiente deve comunque rimanere carico almeno domenica. Loro sono carichissime perché si giocheranno con noi il terzo posto. L’unione sarà la nostra forza e un’arma in più”.
Il Chieti è stato fra il secondo e terzo posto per quasi tutto il campionato, poi la brutta battuta di arresto a Roma contro il Grifone Gialloverde ha interrotto il cammino positivo.
Gangemi non si nasconde e ammette che quella è stata decisamente una giornata no per la squadra.
“La brutta giornata con il Grifone Gialloverde ha cambiato profondamente la classifica.
C’è tanto rammarico per quella partita nella quale non siamo scese in campo con la giusta concentrazione, mentre loro lo hanno fatto ed avevano più voglia di noi. È stata una grossa delusione. Durante l’anno abbiamo giocato quasi sempre con la stessa formazione vista la rosa ristretta: proprio con il Grifone Carmosino era infortunata, io non ho molta esperienza in difesa, qualche colpa è stata anche mia”.
Ad inizio stagione il Chieti è ripartito senza reali obiettivi se non quello di ricostruire la squadra quasi da zero dopo la retrocessione dalla massima seria, ma poi in corsa sono cominciati ad arrivare risultati a dir poco sorprendenti e successi uno dopo l’altro che hanno permesso alle neroverdi di viaggiare costantemente in alta classifica. Gangemi ribadisce dunque l’importanza della partita con la Roma Decimoquarto che sarà la chiave di quest’annata che, comunque andrà a finire, sarà decisamente positiva per i colori neroverdi:
“Ad inizio stagione non siamo partiti con obiettivi precisi se non quello di ricominciare, ma ora siamo lì e vogliamo giocarcela fino all’ultimo. Non guardiamo i risultati degli altri, ma in questo caso lo dovremo fare: se vinciamo domenica poi nell’ultima giornata noi giocheremo contro il Salento e la Roma Decimoquarto con la Roma dunque sulla carta hanno un impegno più difficile, è un altro fattore positivo che ci può caricare ancora di più per domenica. Noi però non dobbiamo sinceramente pensarci molto, ma rimanere concentrate e focalizzate solo sul match di domenica. Ci stiamo allenando al meglio per arrivare bene alla partita: sto vedendo la squadra abbastanza bene, siamo serene e ci stiamo preparando al meglio”.
Gangemi quest’anno è rientrata da un brutto infortunio che l’ha tenuta a lungo lontana dai campi ed ha dovuto stringere i denti vista la sfortuna che l’ha posta di fronte ad altre vicissitudini fisiche che, però, non l’hanno scalfita nel morale.
“Sono sempre stata molto attaccata a questi colori e ho stretto i denti soprattutto durante la seconda parte del campionato.
Ho giocato con una costola fratturata che è molto pericoloso, poi ho preso anche un colpo alla schiena rimediato in una delle ultime partite che ancora mi porto dietro, ma stringerò ancora i denti perché mancano ancora due partite e mollare adesso significherebbe dire addio al terzo posto”.
Il Chieti ci crede ancora nel possibile terzo posto e andrà dunque a Roma per giocarsela mettendo in campo il solito grande cuore.
“Ci crediamo ancora fortemente – conclude Gangemi – come me anche le altre ragazze ci credono.
Siamo ancora in gioco nonostante abbiamo avuto delle situazioni negative: non dobbiamo mollare proprio ora. Se riusciremo a vincere domenica poi con il Salento arriveremo con il morale altissimo. Vogliamo credere anche che la Roma Decimoquarto perderà con la Roma, ma prima, come ho già detto, dobbiamo vincere lo scontro diretto domenica prossima altrimenti ogni calcolo potrebbe diventare inutile”.
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Marija Vukcevic: “A partire da domenica prossima contro il Grifone Gialloverde ci aspettano quattro finali”

Marija Vukcevic è una delle grandi certezze della straordinaria stagione che sta vivendo il Chieti Calcio Femminile. La scorsa estate il suo ritorno in maglia neroverde e finora sono arrivate tante buone prestazioni e gol pesanti (l’ultimo bellissimo contro l’Apulia Trani in casa nella partita giocata prima della pausa). Aver abbracciato un progetto diverso con un mix di tante giovani ragazze (molte delle quali esordienti in Serie B) e alcune giocatrici esperte ha sortito effetti molto positivi con risultati nei quali forse in pochi credevano, ma Marija Vukcevic invece ci ha creduto sin dall’inizio come ci spiega:
“Se sono qui a Chieti è perché già ad inizio stagione ho creduto in questo nuovo progetto della società: la scorsa estate non ci ponevamo obiettivi, ora ci stiamo giocando il terzo posto, abbiamo sorpreso tanta gente che non credeva forse in noi".
Durante queste due settimane di pausa del campionato la squadra ha lavorato agli ordini di mister Lello Di Camillo per prepararsi ad un finale a dir poco incandescente come ribadisce l’attaccante neroverde:
“Ci aspettano ora quattro finali: se metteremo in campo la nostra aggressività e la giusta mentalità ascoltando il mister credo che potremo portare a casa questo terzo posto. Sarà difficile, ma ho fiducia nella squadra: durante la settimana soffriamo e ci alleniamo insieme, sono dunque fiduciosa. Ci siamo allenate bene come sempre durante la pausa del campionato, è stato un duro lavoro e speriamo che ora sul campo si vedano i risultati. Fermarsi due settimane non è quasi mai positivo, uno dei pochi aspetti positivi è che se si hanno delle giocatrici infortunate magari possono essere recuperate”.

Regna un bel clima nell’ambiente neroverde e tutto lascia ben sperare per il match di domenica contro la diretta concorrente per il terzo posto, il Grifone Gialloverde:
“Abbiamo lavorato sin dall’inizio dell’anno con la giusta mentalità affrontando ogni allenamento al meglio. La squadra ora è molto serena e vogliosa di affrontare la partita di domenica.
Siamo pronte, mi aspetto un’alta intensità a livello mentale e di giocare con tanta personalità.
È una partita fondamentale. Per noi comunque, come ho già detto, tutte le ultime quattro saranno come quattro finali. Se metteremo in campo la nostra aggressività e la giusta mentalità ascoltando il mister penso che potremo portare a casa questo terzo posto. Sarà difficile, ma credo molto nella squadra: durante la settimana soffriamo e ci alleniamo insieme, sono dunque fiduciosa. Abbiamo preparato al meglio questa ultima parte di campionato.
Contro il Grifone Gialloverde, se giocheremo da Chieti con tanta personalità, possiamo farcela.
Abbiamo molte giocatrici giovani e una rosa molto ristretta rispetto a loro, ma noi andremo lì e, se faremo la nostra partita, il risultato verrà da sé. Non temo nulla delle nostre avversarie, in realtà da sempre temo più noi ed il nostro atteggiamento che le altre squadre.
Dovremo scendere quindi in campo con la massima concentrazione: non guardo mai le nostre avversarie, ma solo noi stesse. Rispetto all’andata avremo in più il nostro capitano: quando c’è un leader che porta avanti la squadra in un momento di difficoltà siamo sicure di avere una marcia in più”.
Il Chieti nell’ultima partita giocata ha battuto l’Apulia Trani, squadra insidiosa e molto ostica da affrontare: una vittoria che ha dato ancora più morale alla squadra.
“Arriviamo cariche al match di domenica – sottolinea Vukcevic – abbiamo battuto l’Apulia Trani e ogni vittoria fa bene al morale. Anche all’andata battemmo il Trani sul loro campo che è veramente difficile. All’Angelini contro di loro abbiamo messo in mostra una buona personalità, avremmo potuto fare anche qualcosa in più, ma l’importante è stato aver conquistato i tre punti”.
C’è soddisfazione nelle parole di Vukcevic quando descrive il suo cammino in campionato finora:
“Sono molto contenta. Vivo forse un po’ troppo per il dribbling, a volte vorrei e dovrei essere più concreta per concludere molto prima a rete segnando. Ho fatto pochi gol rispetto al mio solito, ma sono arrivati tanti assist. La cosa fondamentale in una squadra come la nostra che ha tante ragazze giovani è non avere l’ossessione del gol: arriverà o per me o per una mia compagna, importante è il risultato”.
Il mix di giovanissime e poche esperte ha dato i suoi bei risultati e Vukcevic è felice di questo:
“Queste ragazzine ci vedono come degli esempi ed è bellissimo: noi più grandi siamo dei punti di riferimento, loro lavorano, cercano di darci una mano: questo mix fra grandi e giovani non è male, sta portando ottimi risultati e speriamo che continui a farlo fino al termine della stagione.
Ora si vedrà dove potremo arrivare”.
Marija Vukcevic spende le ultime parole di questa nostra chiacchierata per i colori neroverdi e la città di Chieti:
“Sono molto attaccata a questa maglia perché quando stai in una città dove ti senti come a casa fa sempre piacere e cerchi di dare ancora di più: non che io non abbia dato il meglio nelle altre squadre, ma Chieti ha qualcosa in più. L’ho dovuta lasciare, poi l’ho riconquistata e nel momento di difficoltà ho accettato subito di dare una mano per questo progetto che è cresciuto in questi mesi e siamo qui ora per onorare la maglia neroverde e la città di Chieti”.
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Barbara Benedetti: “Domenica contro l’Apulia Trani in palio punti pesanti”

Barbara Benedetti è uno dei punti di forza dello scacchiere di mister Lello Di Camillo ed è stata fra le maggiori protagoniste dell’ottimo campionato che il Chieti Calcio Femminile ha disputato finora. La giocatrice ha riabbracciato il progetto della società la scorsa estate senza esitazioni mettendosi a disposizione, insieme ad altre poche ragazze esperte, di una squadra che puntava molto sulle giovanissime alle quali proprio le più esperte come lei avrebbero dovuto fare da “chioccia”. Una scelta decisamente azzeccata perché le neroverdi insieme allo staff tecnico e alla società sono riuscite a dare vita ad una cavalcata eccezionale che le vede attualmente al terzo posto in classifica e dunque, a sei giornate dal termine, in piena lotta per mantenere la categoria (se il campionato finisse ora il miracolo sarebbe cosa fatta).
Domenica scorsa una convincente vittoria in terra siciliana contro il Nebrodi, battuto 3-0 grazie ad un’ottima prestazione, dopo un periodo nel quale le ragazze di mister Lello Di Camillo avevano un po’stentato.
“Al di là del risultato, ci siamo anche ritrovate a livello di gioco dopo alcune partite nelle quali non avevamo fatto vedere il nostro miglior calcio. Sono arrivati tre punti importanti anche per il morale che ci hanno fatto capire che, se giochiamo come sappiamo, possiamo ottenere ottimi risultati. Domenica scorsa anche sugli altri campi ci sono stati risultati a noi favorevoli e ora la classifica ci vede da sole al terzo posto in solitaria”.

Domenica prossima arriva all’Angelini l’Apulia Trani, squadra che viene da cinque risultati utili consecutivi, fra i quali la vittoria contro il Grifone Gialloverde la scorsa settimana, dunque un impegno decisamente difficile per il Chieti, anche se i punti che separano le due squadre in classifica sono ben 12, con le pugliesi che occupano la settima posizione.
“Ci avviciniamo alla partita consapevoli della sua difficoltà viste le capacità del Trani.
All’andata ci fece soffrire: chi va a giocare lì trova un bel clima tosto, infatti il Grifone ha perso. L’Apulia viene da una serie utile di cinque risultati consecutivi, l’ultimo prestigioso proprio con il Grifone. Sono a metà classifica, ma questo non deve ingannare. Sarà una partita molto importante per noi: è davvero fondamentale. Delle nostre prossime avversarie temo lo spirito molto forte di gruppo che hanno, vanno in campo con grande convinzione: nonostante siano abbastanza lontane dal terzo posto necessario per mantenere la categoria, ci credono e vanno sul terreno di gioco con la giusta mentalità. Dovremo essere brave noi a farlo più di loro però: siamo tornate a giocare bene, ho molta fiducia nella squadra. Ci siamo allenate al meglio nonostante le condizioni climatiche molto rigide. Arriveremo a domenica con qualche defezione: Carmosino è ancora infortunata e Gangemi è in condizioni precarie, però stringeremo i denti, ce l’abbiamo fatta le scorse domeniche dobbiamo riuscirci anche contro l’Apulia.
Sarà importante doppiamente fare punti visto che riposerà il Grifone Gialloverde: hanno 35 punti e noi 38, una nostra eventuale vittoria ci porterebbe a giocare a Roma contro di loro con un buon vantaggio dal punto di vista mentale. Noi abbiamo ancora il turno di riposo da fare, ma sarebbe comunque fondamentale arrivare a Roma in questa condizione di classifica”.
Barbara Benedetti traccia anche un bilancio del suo campionato fino a questo momento:
“Sinceramente sono abbastanza soddisfatta, non ho quasi nulla da rimproverarmi anche se ci sono state partite nelle quali avrei potuto fare molto meglio, però non si può essere sempre al top, ci sono stati degli alti e bassi, ma se faccio un resoconto del mio campionato penso sia positivo. Ovviamente lascio giudicare gli altri pur facendo una mia considerazione”.
Aver abbracciato un progetto completamente nuovo che puntava sulle giovani l’estate scorsa era forse un azzardo, ma Barbara Benedetti ha voluto fortemente rimanere a Chieti:
“Non ci possiamo lamentare di quanto ottenuto finora. Ad inizio stagione abbiamo abbracciato il progetto Chieti un po’al buio, ma con tanto entusiasmo. Spero che siamo riuscite a dare qualcosa alle ragazze più giovani. Sono molto contenta: era una responsabilità ripartire con poche giocatrici d’esperienza, forse complicato, ma i risultati ci stanno dando ragione. Non dobbiamo mollare proprio ora che c’è da dare tutto ciò che abbiamo dentro. Nessuno forse si sarebbe aspettato di trovarci al terzo posto a questo punto, ma ora ci siamo e dobbiamo crederci fino alla fine.
Non dobbiamo sentire la pressione addosso perché poi in mezzo al campo si vedrebbe, ma essere anche consapevoli dei nostri mezzi. Serve mantenere l’entusiasmo per giocarcela fino alla fine del campionato: dobbiamo giocare sempre con la voglia di vincere e lottare su ogni pallone nelle partite che rimangono”.
Il calendario non è certo dei più facili, ma Barbara Benedetti ribadisce di volerci provare fino alla fine a mantenere la categoria:
“Dovremo giocare cinque partite e avremo un turno di riposo da rispettare. Penso che, fra le contendenti per il terzo posto, il nostro sia il più complesso visto che abbiamo gli scontri diretti fuori casa e dunque dovremo dare ancora di più di quanto fatto finora. Andremo a Roma per giocare con il Grifone e la Decimoquarto, a Chieti arriverà la Roma. Saranno punti pesanti in palio e non dovremo lasciarne il meno possibile per strada. Ad esempio contro il Napoli avremmo potuto prendere due punti in più, ma visto come si era sviluppata la partita è andata bene così, è stato sbagliato l’approccio in campo. Domenica scorsa era importante ritrovare la condizione mentale ed ora dovremo stare sempre sul pezzo perché adesso viene il bello".